Quaranta punti per Haslam, Torres continua a sorprendere
I piloti dell’Aprilia Racing Team – Red Devils contenti della trasferta thailandese.
Sia Leon Haslam che Jordi Torres si sono detti molto soddisfatti della performance in gara quest’oggi al Chang International Circuit, che ha posto la parola fine al primo round tailandese della storia WorldSBK. Il pilota britannico ha conquistato due importanti secondi posti, che gli hanno permesso di mantenersi in scia (-10 punti) dal capo classifica ed ex compagno di squadra Rea, semplicemente imprendibile questo fine settimana.
“Il team ha lavorato alla grande, tra le due gare abbiamo fatto un grosso passo in avanti. Semplicemente Rea oggi era troppo veloce. Abbiamo scelto di utilizzare la gomma anteriore più dura, magari con la morbida potevamo essere più veloci nelle prime fasi ma non ci dava garanzie in termini di tenuta sulla distanza. In ogni caso sono contento di questo weekend, specialmente perché rispetto a venerdì siamo cresciuti davvero molto, e non vedo l’ora di andare ad Aragon. Sempre sul podio nelle prime due tappe della stagione è sicuramente un gran punto di partenza”.
Anche in Thailandia, il debuttante Jordi Torres ha messo in mostra una grande maturità. In costante crescita, lo spagnolo ha sfruttato bene la partenza dalla seconda fila conquistata ieri nella Superpole, senza rischiare nei primi giri ma mantenendosi comunque in zona podio. Le caratteristiche di questo circuito non lo hanno aiutato: Jordi sta ancora prendendo confidenza con la frenata della sua potente Aprilia RSV4 e si è confrontato in pista con i migliori “staccatori” del Mondiale Superbike. Grazie a una grande progressione nelle fasi finali, è arrivato in entrambe le gare a ridosso del podio. Si presenterà quindi alla gara di Aragon, per lui di casa, con grandi ambizioni.
“Sono davvero felice per il lavoro che abbiamo svolto in questo weekend, perché pur avendo perso un turno siamo riusciti a recuperare alla grande" ha ammesso lo spagnolo. "Le FP2 sono importanti per me, perché nella prima sessione imparo la nuova pista mentre la seconda mi serve a impostare la base su cui lavorare, poi al sabato devi pensare ad essere veloce per la qualifica e la Superpole. Quando mi sono ritrovato dietro a Sykes ho ripensato a Phillip Island, dove sono scivolato proprio per sorpassarlo, ed ho scelto di stare tranquillo e studiarlo in Gara1 senza rischiare. Questo mi è servito in Gara2, alla fine la posizione è sempre quella ma sto imparando giro dopo giro. Dico sempre che la Aprilia RSV4 è fatta per vincere, solo quando arriverò a questo traguardo potrò essere contento al 100%”.